161 Pian delle Màcere – Roccaccia – Prati di S. Vicino
Dalle Màcere (113) al bivio con il 161 (h 0,25) lo stradino compie una lunga curva tra i cerri ed i carpini fino ad una macchia di rovi dove si inerpica sulla sx salendo al lungo traverso pianeggiante sotto la Roccaccia. In terra, qualche pungitopo e piante di robbia. Dopo poco arriviamo ai ruderi della Rocca degli Ottoni (h. 0,50). Il sentiero prosegue a mezza costa, qualche leccio, fino a raggiungere, tra i cerri, il crinalino. Slalom nel querceto fino a scendere ad uno stradino; prendere a dx, pochi passi tra le ginestre ed ancora a dx allo stradino successivo. Ci aspetta una lunga dirittura in leggera salita in mezzo ai cerri fino a cambiare versante. Ancora un tratto con qualche bel faggio. Ad un passaggio su pietre il sentiero si infossa. Arrivano gli abeti (h. 1,25); siamo alti di quota, il bosco si allarga tra aceri e noccioli. L’ambiente si apre tra roverelle basse. Ancora qualche abete ed usciamo nei prati del monte Cipollara, fino al bivio con il 112 (h. 2,00) e quindi all’incrocio con il 173A (h. 2,05). Da qui si arriva alla strada, pochi passi fino a salire sulla sx nella splendida faggeta secolare dove spiccano due neviere dell’antica attività dei carbonai. Si esce ai Prati di S. Vicino (h. 2,30).